Marco Lazzarotto - Le mie cose


Marco Lazzarotto - Le mie cose



In un futuro prossimo ma non troppo, il mondo è diventata una gigantesca pubblicità in movimento: i bambini leccano i cartelloni al sapore dei prodotti pubblicizzati, le piazze e le scuole si chiamano con nomi di cartoni animati, i parenti morti vengono caramellati, cromati, liofilizzati a seconda che ci si rivolga alla Fiat, alla Olivetti, alla Knorr o a Caro Estinto City. E' un mondo il cui massimo intrattenimento è guardare San Patrignano, un reality show in cui i vip e meno vip si disintossicano, e in cui i figli di genitori separati vivono nella Città dei Bambini, ed è l'ETCGFSG, l'Ente Territoriale di Controllo e Gestione dei Figli di Genitori Separati che gestisce il tempo in cui i genitori possono vederli e stare con loro nelle loro casette a forma di lego.

In questo spazio surreale ma non così tanto da non poterci quasi sembrare il mondo tangibile di domani, cerca di sopravvivere la Signora Schiendieldorz, l'ex moglie di un famosissimo Vomitista, che un tempo dava i nomi ai mobili dell'Ikea, oggi scrive per la famosissima rivista "Le mie cose" ma soprattutto lotta per poter essere la madre dei propri figli.

Ma con un figlio geniale che parla da quando era appena un feto nella pancia, e l'amante cuneese del proprio ex marito che fa squarzare tutti dalle risate parlando in romanesco, e l'Ente che sembra disposto a tutto pur di sottrarle tempo con i figli, le cose non sono facili come sembrano, anche per chi segue le super quotate audioguide de "Le mie cose", le cose non sono facili come potrebbe sembrare.

Scorrevole, godibilissimo e mai scontato, è una lettura piacevole che può far riflettere, per chi ancora non l'avesse fatto, sui possibili risvolti situazione presente.

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